Quando un azienda anziché produrre ricchezza non riesce a far altro che produrre perdite ai propri azionisti, per non fallire e non far fallire i propri finanziatori, come prima cosa, verifica se le strutture in suo possesso sono tutte necessarie , se la manutenzione delle stesse, non sia eccessiva . Ma soprattutto cerca di dismettere strutture di ridurre il più possibile le fonti di spese per manutenzioni e mantenimento. Non così gli enti pubblici soprattutto comunali. La notizia che la Regione ha sbloccato i fondi per i piani territoriali potrebbe sembrare una notizia bellissima, ma leggendo bene l'articolo de L'eco della settimana scorsa potrebbe non esserlo per i contribuenti: infatti quei fondi sono disponibili solo a condizione che vi sia una un cofinanziamento da parte dei comuni. Ora non so quanto debba essere questo cofinanziamento, ma di solito è pari almeno al 20-30% dell'opera. Dunque è presumibile che per spendere i soldi dell'Unione Europea, i comuni dovranno rastrellare centinaia di migliaia di euro ed alla fine l'unica strada potrebbe essere quello di incrementare IMU, TARE , IRES o altre tasse. A peggiorare le cose per le tasche dei cittadini ci sarà il fatto, che nel caso di Pinerolo, è prevista l'acquisizione di una ulteriore struttura che una volta completata graverà probabilmente come costi di manutenzione sulle casse comunali. E questo per un comune che poco tempo fa dichiarava di non avere le coperture finanziarie di varie centinaia di migliaia di euro per varie opere (tetto del Veloce, del "Corelli" e strada del Palaghiaccio) talvolta rinviate da anni. Non sarebbe il caso di cambiar mentalità e snellire i nostri comuni anche dal punto di vista immobiliare, anziché ogni anno salassare sempre di più le tasche dei cittadini ? I vari milioni di euro di soldi pubblici spesi sino ad ora senza frutto per la scuola di cavalleria non sono bastati ? (vedi qui)
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